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Ripostiglio del "Diavolo"

 

dove possiamo trovare ciò che è stato diviso

» 1_Nota deontologica e la

» 2_Perchè un cane di Razza piuttosto di un meticcio?

» 3_La professionalità dell'Allevatore

» 4_Il destino e la passione di Allevare Golden e Labrador

» 5_La differenza fra Allevatore e Commerciante

» 6_Modello “psicoidraulico” della motivazione di Konrad Lorenz:

» 7_ La Diavoleria delle Displasia: Il Pensiero dell'Allevatore

» 8_ La Diavoleria della Displasia: Il tormento dell'Allevatore

» 9_ La Diavoleria delle Displasia: Analisi della problematica delle Patologie articolari

» 10_La Diavoleria della Displasia: Siamo sicuri della assolutamente condizione invalidante delle Patologie articolari?

» 11_La Diavoleria della Displasia: Punti di vista diversi nel vedere la sofferenza: A chi serve il controllo preventivo

» 12_La Diavoleria della Displasia: Una patologia figlia del benessere

» 13_La Diavoleria della Displasia: L’importanza delle conseguenze comportamentali dell’intervento chirurgico precoce

» 14_La Diavoleria della Displasia: La confusione dei metodi di indagine

» 15_La Diavoleria della Displasia: Un appello ai Veterinari

12_La Diavoleria della Displasia: Una patologia figlia del benessere



5) Una patologia figlia del benessere: le ragioni nascoste dell’intervento e la discutibilità sulla sua necessità assoluta per il benessere “anche” del cane


Il benessere è una malattia per cui è impossibile trovare una cura, crea una tale dipendenza che oscura totalmente la volontà, e la ragione diventa il macabro strumento della sua legittimazione, ed è la leva più probabile per tutti gli “orrori” di cui l’essere vivente è capace, in nome della sua più o meno esplicita difesa, e questo non solo per l’uomo, principe di tale “diabolico” gioco, ma, in forma diversa, questa dinamica riesce a invadere persino l’animo puro, anche, del cane.


Io stò comodo...mi presento: mi chiamo Thidalium Non Stop Chocolate


Non vuole essere un’apologia negativa del benessere ma, solamente, una “timida” denuncia mirante , solamente, a risvegliare un’allerta, una maggiore attenzione, verso il pericolo di un consumismo “sfrenato”, e solleticare l’idea di guardare alle cose con occhi più attenti e con il cuore aperto, per poter assaporare “veramente” la natura del cane.


Ovviamente questo non vuole dire che la displasia dell’anca o del gomito non siano da condannare, come patologia, e che bisogna impegnarsi seriamente, sia nella Ricerca Scientifica che nella sua applicazione, nel cercare di debellarla dalla vita del cane, attraverso un’attenta e mirata Selezione, magari affrontata anche con un po’ di “intelligenza”!!!


Però è profondamente deprecabile e vergognoso che, oggi, chi ha appena acquistato un cucciolo, rischia di andare dal Veterinario, come gli era stato raccomandato dall’ Allevatore, per fare il richiamo della vaccinazione e sentirsi, invece, subito “aggrediti” dalla prospettiva di dover, a breve, fare il controllo radiografico delle displasie e, dato che si tratta di un Golden o Labrador Retriever, sentirsi propagandare vivamente un intervento, consigliabile secondo lo “specialista-ortopedico”, di sinfiosidesi-pubica, ovvero la “saldatura” per cicatrizzazione ottenuta con la cauterizzazione della linea d’unione delle due parti simmetriche del bacino per condizionare la crescita dello stesso in modo tale da aumentare la copertura acetabolare del femore e così diminuire i rischi di displasia delle anche, solamente perche la letteratura “più recente e dal profilo retributivo più reddittizio” o la divulgazione, attraverso qualche Congresso di “aggiornamento” nella pratica ortopedica “più avanzata”, organizzato dalla casa farmaceutica che produce protesi dell’anca, ha illustrato questa Tecnica Chirurgica come l’ultima novità nella Scienza Medica d’avanguardia.


Ma la sua necessità può essere valutata oggettivamente con certezza oppure è soltanto un’intervento la cui necessità reale è del tutto ipotetica?


Perché prendere, in un Allevamento, un cucciolo, proveniente da genitori Selezionati, quando poi si viene indotti a fare un intervento, invasivo, solamente per migliorare le aspettative future del cane adulto?

Intervento che dovrebbe, deontologicamente, essere denunciato, dal professionista che esegue l’intervento, all’ ENCI, per bloccare il Pedigree del cucciolo, affinchè non possa più essere usato in riproduzione, mentre magari la sua storia poteva essere tutt’altra cosa.


Perché svilire così l’importanza del lavoro dell’ Allevatore e del significato del Pedigree ?


Perché questa tecnica allora non viene proposta a tutti i bastardini, che proprio in quanto meticci, dalla genealogia incerta, potrebbero avere maggiori probabilità, di un cane selezionato, di andare incontro a queste problematiche genetiche, tipiche della costituzione scheletrica dei canidi, e che contemporaneamente all’intervento potrebbero anche approfittare per eseguire la sterilizzazione?


Io sono Fior d'Acqua Galatea...e questi sono i miei splendidi cucciolotti


Perché questo comportamento così imbalsamato ed ottuso davanti alla problematica della sofferenza, facendo della discriminazione del tutto arbitraria, fondata sulla pura letteratura teorica e per nulla convalidata da uno stato reale delle cose e su di cui dovrebbe  fondarsi la vera diagnosi e la necessità dell’intervento chirurgico.


Perché giustificare così facilmente l’intervento chirurgico e le motivazione assunte per eseguirlo?


Perché dare precedenza all’aspetto ortopedico di un problema e non valutare anche l’impatto e l’importanza della conseguenza di un intervento da un punto di vista comportamentale e della sofferenza del cane?


La domanda non ha l’intento di chiarire questo aspetta da un punto di vista Veterinario ma vuole ripensare ad una scelta, quella di far operare o no, il cane, per una malformazione più o meno grave delle anche o dei gomiti, con la logica del buon senso, magari con un punto di vista un po’ viziato nel guardare il problema più in virtù del benessere e del amore verso il cane che non dal punto di vista più freddo e astratto della ricerca scientifica.


A parte la possibilità dell’ipotesi di un intervento chirurgico di sinfiosidesi-pubica, da prospettare entro i 4 mesi di vita del cucciolo, che spero, oramai, credo chiunque abbia capito essere una scelta avventata e per nulla, ne dovuta per necessità, ne garante di un risultato migliorativo, vi sono altri momenti tipici per cui il nuovo e disorientato acquirente del cucciolo può trovarsi davanti al dubbio di dover o no operare il suo cane affinchè questi non vada incontro ad un pronostico di vita propagandato come disperato.

Stiamo navigando il alto mare


Di solito sono due le situazioni più probabili:


1) Può essere che a 5-6 mesi, il giovane cane, che fino a ieri stava benissimo, improvvisamente zoppica più o meno vistosamente su di un arto che a volte addirittura gli fa così male che non riesce neppure ad appoggiarlo al suolo, e il cucciolo riversa in uno stato di abbattimento generale abbastanza vistoso, o meno, a seconda dei vari casi.


Fior d'Acqua Ya Ya HD A ed 0:0, così sua mamma Fior d'Acqua Vanessa

e sua figlia Fior d'Acqua Ariel, con una zampina copletamente alzata ed

incapace di appoggiarla a terra per una "banale" infiammazione delle tonsille !!!


Per una risposta alla 1) situazione probabile sarebbe il caso di vedere l’argomentazione che tratta della Tonsillite, che è un’altro triste capitolo della diatriba fra vero e ipotetico, tra una situazione reale, di fatto facilmente riscontrabile, e il pensiero scientifico teorico moderno.


2) Oppure che, oggi, improvvisamente nella Storia della Cinofilia, che per anni è riuscita ed essere immune alla follia ipocondriaca, la Scienza Veterinaria scopre l’impellente “necessità”  del controllo della salute del cucciolo, di 6-7 mesi, come “prevenzione” dello sviluppo patologico della displasia delle anche e dei gomiti?


La motivazione principale di tale controllo sembra essere, in apparenza almeno, molto ragionevole in quanto viene propagandato al fine d’individuare precocemente questo problema, del non corretto sviluppo articolare, al fine di poter intervenire in tempo modificando, eventualmente, stile di vita e integrazioni varie, affinchè la situazione non peggiori.

Come se, per altro, tutte queste modificazioni e correzioni dello stile di vita, come il tipo e la durata dell’esercizio fisico, la precauzione di evitare corse su pavimenti scivolosi,  salti inutili e brusche frenate o la discesa spericolata dalle scale e lo sguinzagliamento libero del cucciolo, nel parco, con altri cani adulti, il controllo ponderale dell’accrescimento del cucciolo con attenzione all’eccesso nella velocità di sviluppo fisico e il controllo del sovrappeso, nonché l’uso dei controprottettivi e della Vitamina C,  non fossero già state a suo tempo raccomandate, dall’Allevatore, almeno nel mio caso, da adottare come criteri di recauzione da seguire in tutta la fase di accrescimento del cucciolo indipendentemente dal fatto che possa o no avere delle imperfezioni articolari.

 

Più di così non è possibile fare, per un cucciolo in accrescimento, non possiamo certo legarlo ed immobilizzarlo o tenerlo in una gabbia tutto il giorno!!!


Che forza !!! 

Studio di Tipicità della testa del Campione del Mondo Elmar Nocni Boure


E, allora, perchè tutta questa fretta di indagare radiograficamente?


In verità la frettolosità nel fare tale controllo è dovuta solamente dal fatto che il veterinario  teme che sfugga il momento più adatto per eseguire l’intervento chirurgico.


Ma esiste davvero un momento più adatto ?


E, soprattutto, esiste un momento dove si può certamente asserire la necessità di un intervento in fase di crescita articolare ed ossea ancora da ultimare?


Il fatto che esista una tecnica chirurgica tale da poter intervenire in caso di necessità non vuol dire che l’intervento sia la giusta, e l’unica, strada da intraprendere, soprattutto in giovane età.


Cosa succede all’apparato scheletrico, nel cucciolo, in accrescimento?

Studio  con la "Sezione Aurea" sulle proporzioni perfette da un punto di vista armonico...

anche questo è un punto di vista del tutto "arbitario", ma legittimo ai fini artistici !!!


Per accrescere il cucciolo ha bisogno di sviluppare il suo scheletro trasformandosi con il tempo nel cane adulto.


In questo sviluppo il cane passerà varie fasi in cui ci saranno delle trasformazioni molto importanti, primo fra tutti l’accrescimento in lunghezza delle ossa lunghe degli arti che per produrre tale processo fisiologico dovranno avere i “centri primari di ossificazione” ancora aperti e chiaramente visibili nelle radiografie fatte in, diverse età, prima della fine del primo anno.

Nel quasi tutto il primo anno questi centri di ossificazione primari sono preposti alla formazione delle ossa e fin tanto che questa fase di sviluppo non è completata l’accrescimento non è ancora stabile e si dice, per questo, ancora in formazione.

Ovviamente, pur avendo un percorso abbastanza preciso e standardizzato, nella Classificazione del Grado delle Esenzioni delle Displasie Ufficiali, è stato indicato il limite minimo di un anno, per razze di media grandezza, e i 18 mesi per quelle di mole più grande, al fine di poter valutare la correttezza del grado di perfezione raggiunta dall’articolazione all’ultimazione del suo sviluppo definitivo, quando questi centri primari di ossificazione si sono chiusi formando così una struttura unitaria delle ossa considerate parte integrante delle articolazioni prese in considerazione nell’esame radiografico, prima della progressiva degenerazione legata all’usura in relazione all’età e alla vita che fa il cane in oggetto.

Quindi già il fatto di indicare la necessità di arrivare ad una completezza dello sviluppo dell’articolazione prima di erigere un giudizio definito, presumibilmente corretto, già è una precisazione importante per affermare che tutti i gradi intermedi sono solo ipotetici e dipendenti dalla successiva crescita delle ossa.

Ma anche pone il dubbio sulla interpretazione di significato di “completamento dello sviluppo” perché, immagino, che l’anno o i 18 mesi siano un età limite ma che non corrisponda con esattezza allo sviluppo di tutti i cani allo stesso modo, per cui potrebbe essere che il risultato della lettura e il grado giudicato possa esser deformato nella sua oggettività sia dal metabolismo del cane che dalla vita che lo stesso cane ha fatto fino al momento del controllo.


Se allora sappiamo che lo sviluppo comunque non sarà completo prima dei 12 mesi di età perché si esprimono con tanta certezza e leggerezza giudizi preventivi, in una fase di età precoce, prospettando con la massima certezza la necessità di un intervento chirurgico che molto spesso addirittura viene raccomandato doversi fare con assoluta tempestività?



 continua Capitolo 6: Conseguenze comportamentali dell’intervento chirurgico(Clicca Qui)




 
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