12_La Diavoleria della Displasia: Una patologia figlia del benessere
5)
Una patologia figlia del benessere: le ragioni nascoste dell’intervento
e la discutibilità sulla sua necessità assoluta per il benessere
“anche” del cane
Il benessere è una malattia per cui è
impossibile trovare una cura, crea una tale dipendenza che oscura
totalmente la volontà, e la ragione diventa il macabro strumento della
sua legittimazione, ed è la leva più probabile per tutti gli “orrori” di
cui l’essere vivente è capace, in nome della sua più o meno esplicita
difesa, e questo non solo per l’uomo, principe di tale “diabolico”
gioco, ma, in forma diversa, questa dinamica riesce a invadere persino
l’animo puro, anche, del cane.
Io stò comodo...mi presento: mi chiamo Thidalium Non Stop Chocolate
Non
vuole essere un’apologia negativa del benessere ma, solamente, una
“timida” denuncia mirante , solamente, a risvegliare un’allerta, una
maggiore attenzione, verso il pericolo di un consumismo “sfrenato”, e
solleticare l’idea di guardare alle cose con occhi più attenti e con il
cuore aperto, per poter assaporare “veramente” la natura del cane.
Ovviamente
questo non vuole dire che la displasia dell’anca o del gomito non siano
da condannare, come patologia, e che bisogna impegnarsi seriamente, sia
nella Ricerca Scientifica che nella sua applicazione, nel cercare di
debellarla dalla vita del cane, attraverso un’attenta e mirata
Selezione, magari affrontata anche con un po’ di “intelligenza”!!!
Però
è profondamente deprecabile e vergognoso che, oggi, chi ha appena
acquistato un cucciolo, rischia di andare dal Veterinario, come gli era
stato raccomandato dall’ Allevatore, per fare il richiamo della
vaccinazione e sentirsi, invece, subito “aggrediti” dalla prospettiva di
dover, a breve, fare il controllo radiografico delle displasie e, dato
che si tratta di un Golden o Labrador Retriever, sentirsi propagandare
vivamente un intervento, consigliabile secondo lo
“specialista-ortopedico”, di sinfiosidesi-pubica, ovvero la “saldatura”
per cicatrizzazione ottenuta con la cauterizzazione della linea d’unione
delle due parti simmetriche del bacino per condizionare la crescita
dello stesso in modo tale da aumentare la copertura acetabolare del
femore e così diminuire i rischi di displasia delle anche, solamente
perche la letteratura “più recente e dal profilo retributivo più
reddittizio” o la divulgazione, attraverso qualche Congresso di
“aggiornamento” nella pratica ortopedica “più avanzata”, organizzato
dalla casa farmaceutica che produce protesi dell’anca, ha illustrato
questa Tecnica Chirurgica come l’ultima novità nella Scienza Medica
d’avanguardia.
Ma la sua necessità può essere valutata
oggettivamente con certezza oppure è soltanto un’intervento la cui
necessità reale è del tutto ipotetica?
Perché prendere, in
un Allevamento, un cucciolo, proveniente da genitori Selezionati, quando
poi si viene indotti a fare un intervento, invasivo, solamente per
migliorare le aspettative future del cane adulto?
Intervento
che dovrebbe, deontologicamente, essere denunciato, dal professionista
che esegue l’intervento, all’ ENCI, per bloccare il Pedigree del
cucciolo, affinchè non possa più essere usato in riproduzione, mentre
magari la sua storia poteva essere tutt’altra cosa.
Perché svilire così l’importanza del lavoro dell’ Allevatore e del significato del Pedigree ?
Perché
questa tecnica allora non viene proposta a tutti i bastardini, che
proprio in quanto meticci, dalla genealogia incerta, potrebbero avere
maggiori probabilità, di un cane selezionato, di andare incontro a
queste problematiche genetiche, tipiche della costituzione scheletrica
dei canidi, e che contemporaneamente all’intervento potrebbero anche
approfittare per eseguire la sterilizzazione?
Io sono Fior d'Acqua Galatea...e questi sono i miei splendidi cucciolotti
Perché
questo comportamento così imbalsamato ed ottuso davanti alla
problematica della sofferenza, facendo della discriminazione del tutto
arbitraria, fondata sulla pura letteratura teorica e per nulla
convalidata da uno stato reale delle cose e su di cui dovrebbe fondarsi
la vera diagnosi e la necessità dell’intervento chirurgico.
Perché giustificare così facilmente l’intervento chirurgico e le motivazione assunte per eseguirlo?
Perché
dare precedenza all’aspetto ortopedico di un problema e non valutare
anche l’impatto e l’importanza della conseguenza di un intervento da un
punto di vista comportamentale e della sofferenza del cane?
La
domanda non ha l’intento di chiarire questo aspetta da un punto di
vista Veterinario ma vuole ripensare ad una scelta, quella di far
operare o no, il cane, per una malformazione più o meno grave delle
anche o dei gomiti, con la logica del buon senso, magari con un punto di
vista un po’ viziato nel guardare il problema più in virtù del
benessere e del amore verso il cane che non dal punto di vista più
freddo e astratto della ricerca scientifica.
A parte la
possibilità dell’ipotesi di un intervento chirurgico di
sinfiosidesi-pubica, da prospettare entro i 4 mesi di vita del cucciolo,
che spero, oramai, credo chiunque abbia capito essere una scelta
avventata e per nulla, ne dovuta per necessità, ne garante di un
risultato migliorativo, vi sono altri momenti tipici per cui il nuovo e
disorientato acquirente del cucciolo può trovarsi davanti al dubbio di
dover o no operare il suo cane affinchè questi non vada incontro ad un
pronostico di vita propagandato come disperato.
Stiamo navigando il alto mare
Di solito sono due le situazioni più probabili:
1)
Può essere che a 5-6 mesi, il giovane cane, che fino a ieri stava
benissimo, improvvisamente zoppica più o meno vistosamente su di un arto
che a volte addirittura gli fa così male che non riesce neppure ad
appoggiarlo al suolo, e il cucciolo riversa in uno stato di abbattimento
generale abbastanza vistoso, o meno, a seconda dei vari casi.
Fior d'Acqua Ya Ya HD A ed 0:0, così sua mamma Fior d'Acqua Vanessa
e sua figlia Fior d'Acqua Ariel, con una zampina copletamente alzata ed
incapace di appoggiarla a terra per una "banale" infiammazione delle tonsille !!!
Per
una risposta alla 1) situazione probabile sarebbe il caso di vedere
l’argomentazione che tratta della Tonsillite, che è un’altro triste
capitolo della diatriba fra vero e ipotetico, tra una situazione reale,
di fatto facilmente riscontrabile, e il pensiero scientifico teorico
moderno.
2) Oppure che, oggi, improvvisamente nella
Storia della Cinofilia, che per anni è riuscita ed essere immune alla
follia ipocondriaca, la Scienza Veterinaria scopre l’impellente
“necessità” del controllo della salute del cucciolo, di 6-7 mesi, come
“prevenzione” dello sviluppo patologico della displasia delle anche e
dei gomiti?
La motivazione principale di tale controllo
sembra essere, in apparenza almeno, molto ragionevole in quanto viene
propagandato al fine d’individuare precocemente questo problema, del non
corretto sviluppo articolare, al fine di poter intervenire in tempo
modificando, eventualmente, stile di vita e integrazioni varie, affinchè
la situazione non peggiori.
Come se, per altro, tutte queste
modificazioni e correzioni dello stile di vita, come il tipo e la durata
dell’esercizio fisico, la precauzione di evitare corse su pavimenti
scivolosi, salti inutili e brusche frenate o la discesa spericolata
dalle scale e lo sguinzagliamento libero del cucciolo, nel parco, con
altri cani adulti, il controllo ponderale dell’accrescimento del
cucciolo con attenzione all’eccesso nella velocità di sviluppo fisico e
il controllo del sovrappeso, nonché l’uso dei controprottettivi e della
Vitamina C, non fossero già state a suo tempo raccomandate,
dall’Allevatore, almeno nel mio caso, da adottare come criteri di
recauzione da seguire in tutta la fase di accrescimento del cucciolo
indipendentemente dal fatto che possa o no avere delle imperfezioni
articolari.
Più di così non è possibile fare, per un
cucciolo in accrescimento, non possiamo certo legarlo ed immobilizzarlo o
tenerlo in una gabbia tutto il giorno!!!
Che forza !!!
Studio di Tipicità della testa del Campione del Mondo Elmar Nocni Boure
E, allora, perchè tutta questa fretta di indagare radiograficamente?
In
verità la frettolosità nel fare tale controllo è dovuta solamente dal
fatto che il veterinario teme che sfugga il momento più adatto per
eseguire l’intervento chirurgico.
Ma esiste davvero un momento più adatto ?
E,
soprattutto, esiste un momento dove si può certamente asserire la
necessità di un intervento in fase di crescita articolare ed ossea
ancora da ultimare?
Il fatto che esista una tecnica
chirurgica tale da poter intervenire in caso di necessità non vuol dire
che l’intervento sia la giusta, e l’unica, strada da intraprendere,
soprattutto in giovane età.
Cosa succede all’apparato scheletrico, nel cucciolo, in accrescimento?
Studio con la "Sezione Aurea" sulle proporzioni perfette da un punto di vista armonico...
anche questo è un punto di vista del tutto "arbitario", ma legittimo ai fini artistici !!!
Per accrescere il cucciolo ha bisogno di sviluppare il suo scheletro trasformandosi con il tempo nel cane adulto.
In
questo sviluppo il cane passerà varie fasi in cui ci saranno delle
trasformazioni molto importanti, primo fra tutti l’accrescimento in
lunghezza delle ossa lunghe degli arti che per produrre tale processo
fisiologico dovranno avere i “centri primari di ossificazione” ancora
aperti e chiaramente visibili nelle radiografie fatte in, diverse età,
prima della fine del primo anno.
Nel quasi tutto il primo anno
questi centri di ossificazione primari sono preposti alla formazione
delle ossa e fin tanto che questa fase di sviluppo non è completata
l’accrescimento non è ancora stabile e si dice, per questo, ancora in
formazione.
Ovviamente,
pur avendo un percorso abbastanza preciso e standardizzato, nella
Classificazione del Grado delle Esenzioni delle Displasie Ufficiali, è
stato indicato il limite minimo di un anno, per razze di media
grandezza, e i 18 mesi per quelle di mole più grande, al fine di poter
valutare la correttezza del grado di perfezione raggiunta
dall’articolazione all’ultimazione del suo sviluppo definitivo, quando
questi centri primari di ossificazione si sono chiusi formando così una
struttura unitaria delle ossa considerate parte integrante delle
articolazioni prese in considerazione nell’esame radiografico, prima
della progressiva degenerazione legata all’usura in relazione all’età e
alla vita che fa il cane in oggetto.
Quindi già il fatto di
indicare la necessità di arrivare ad una completezza dello sviluppo
dell’articolazione prima di erigere un giudizio definito,
presumibilmente corretto, già è una precisazione importante per
affermare che tutti i gradi intermedi sono solo ipotetici e dipendenti
dalla successiva crescita delle ossa.
Ma anche pone il dubbio
sulla interpretazione di significato di “completamento dello sviluppo”
perché, immagino, che l’anno o i 18 mesi siano un età limite ma che non
corrisponda con esattezza allo sviluppo di tutti i cani allo stesso
modo, per cui potrebbe essere che il risultato della lettura e il grado
giudicato possa esser deformato nella sua oggettività sia dal
metabolismo del cane che dalla vita che lo stesso cane ha fatto fino al
momento del controllo.
Se allora sappiamo che lo sviluppo
comunque non sarà completo prima dei 12 mesi di età perché si esprimono
con tanta certezza e leggerezza giudizi preventivi, in una fase di età
precoce, prospettando con la massima certezza la necessità di un
intervento chirurgico che molto spesso addirittura viene raccomandato
doversi fare con assoluta tempestività?