11_UNA SOLUZIONE INTELLIGENTE: PATOLOGIE ARTICOLARI E TIPI COSTITUZIONALI di Piero Alquati
Perché la displasia e che significato ha da un punto di vista evolutivo?
Una visione geniale di un fenomeno tanto evidente quanto poco considerato!
Si
continua ad aggredire il problema della displasia, e più, in generale,
probabilmente, di tutte le patologie articolari, senza riflettere sul
significato della sua esistenza in individui altamente selezionati.
Al
di là delle cose che potrebbero non andare come si vorrebbero nel metodo utilizzato per la sua indagine e il suo controllo, e, nonchè, nella sua
interpretazione, molto probabilmente, dovremmo cambiare piano di lettura
e capire da dove potrebbe, molto probabilmente, nasce la problematica
delle patologie articolari, per poter pensare e/o ripensare, sul come
cercare di risolvere questa incidenza sempre più aggressiva della
patologia, a dispetto di ogni tentativo più o meno scientifico di
formulare programmi di controllo.
Ho
avuto la brillante ipotesi, per una soluzione intelligente, leggendo, quasi per caso, l’argomentazione
fornita al proposito dal, secondo me, più geniale sintetizzatore
della Cinognostica che io abbia mai letto: Piero Alquati (vedi suo Sito
Web da cui tratto l’argomento:
http://www.quantosystem.com/jsp/pieroalquati/displasia.jsp ).
L’ipotesi sembra molto ovvia e evidente, ma, citando dal Sito Web di Piero Alquati,
"Molte cose sono facili quando qualcuno ci indica come farle"
Questa
capacità è la dote più grande di Piero Alquati, almeno per uno come me che di
fatto lo ha conosciuto solamente attraverso i suoi scritto e non di
persona.
L’ipotesi suona così:
Più ci si
allontana, per esagerazione, dal tipo primordiale, adatto al lavoro per
cui era nata la Razza, più le patologie articolari, diventano lo
strumento di risposta ad una evoluzione non “programmata”, ovvero non
prevista nel corredo genetico di tali soggetti ipertipici.
Una
specie, ironico quanto drammatico, strumento naturale di controllo,
oppure, una risposta incongrua e “impazzita” della natura ad una
bizzarria “artificiale” umana.
Vediamo
meglio il significato di tale ipotesi che nasce da un contesto più
complesso e che analizza i dati di fatto dei Tipi biologici, naturali,
già presenti in Natura.
I Tipi biologici si possono classificare anche da un punto di vista della loro costellazione endocrina.
La
natura biologica del cane è indotta dalla costellazione endocrina che
ne condiziona la morfologia quanto i comportamenti ed è influenzata in
modo prevalentemente dall’ipofisi che secerne ormoni che condizionano le
forme e le attività delle principali ghiandole.
![](http://www.dellegrandiombre.it/_admin/editor/userfiles/file_immagini/omo_moderno.jpg)
Si possono così definire anche dei “ Tipi Costituzionali” che possono essere divisi in tre categorie fondamentali:
Il Tipo Dolicomorfo: Levrieroidi
longilineo,
respirativo = prevalenza toracica, astenico,
costellazione endocrina catabolizzante (> ipofisi e tiroide, <
timo, surrene e gonadi) temperamento iperattivo = azioni anaerobiche di
velocità (galoppatore veloce)
Minore masse corporee, ossatura leggera con epifisi piccole e diafisi lunghe
Il Tipo Mesomorfo: Lupoidi, braccoidi, volpinoidi
mediolineo, costellazione endocrina ideale = equilibrio (ipofisi e tiroide, = timo, surrene e gonadi)
temperamento normoreattivo = azioni di resistenza ( galoppatore resistente e trottatore resistente)
Media sostanza, ossatura media con epifisi e diafisi medie
Il Tipo Brachimorfo: Molossoidi
brevilineo,
digestivo = prevalenza degli visceri e dell'addome, della forza, costellazione
endocrina anabolizzante (< ipofisi e tiroide, > timo, surrene e
gonadi) temperamento iporeattivo = azioni aerobiche di forza
Maggiore sostanza e masse corporee, ossatura con epifisi grosse e diafisi corte
Il Tipo Anacolimorfo: Bassottoidi
Sproporzionato, costellazione endocrina varia, temperamento varia reattività
All’interno
dei vari Tipi Costituzionali possiamo suddividere in forme di passaggio
dal dolicomorfo spinto, come massima espressione del dolicomorfo, e in
sub-dolicomorfo nel avvicinarsi al sub-mesomorfo, come espressione al
limite inferiore del mesomorfo e in mesomorfo forte come espressione
limite avvicinandoci al sub-brachimorfo, come limite minimo per arrivare
al brachimorfo e alla sua massima espressione nel brachimorfo spinto.
All’interno
dell’espressione morfologica-reattiva dei Tipi biologici, e della loro
espressione di “Tipo di Razza” ( dall’ ipertipo alll’ ipotipo), la
figura espressiva (espressività dei caratteri di razza = i pregi
relativi) può variare tra una espressione forte e fine e oscillare nei
vari passaggi intermedi della sua espressività dalla fine allla raffinata, verso
la degenerata e dalla forte all’ordinaria per arrivare alla esagerata e
grossolana.
Si è riscontrato che più il Tipo biologico si
allontana dalla sua definizione minima, ovvero, il tipo dolicomorfo (
sempre nell’oscillazione tra forte/esagerata e fine/degenerata dei
caratteri di razza), più appare la presenza delle patologie articolari
per arrivare alla sua espressione patologica massima nei Brachimorfi
spinti.
Come logica conseguenza si potrebbe perciò, al di là
di dare una spiegazione più o meno scientifica, morale o di fantasia,
per quanto riguarda il perché di tale peggioramento della patologia,
dedurre che, per ridurre l’incidenza della patologia, sarebbe
auspicabile non eccedere nell’espressione “forte” del tipo, cercando di
rimanere tra il forte e il raffinato, ed evitare l’avvicinarsi per
eccesso all’ipertipicità, cercando di restare tra un tipo mesomorfo
tendente al dolicomorfo, ovviamente cercando di mantenere integre le
caratteristiche di razza.
Sarà mio interesso prossimo fare uno studio specifico sul Golden e Labrador Retriever.
E sarà, anche, mia attenzione operare un scelta degli accoppiamenti in relazione a questi obiettivi.
Per
una visione completa della argomentazione rimando al testo originale,
molto più piacevole e tecnico, dell’Autore Piero Alquati tratto dal suo
sito: http://www.quantosystem.com/jsp/pieroalquati/displasia.jsp ).